E' una canzone popolare toscana diffusa da Caterina
Bueno. Nell'Ottocento, le terre della Maremma, fra il
Grossetano e l'Alto Lazio, richiamavano contadini da
tutta la Toscana per la mietitura e la raccolta delle
olive. Chi vi andava lo faceva per sfuggire alla fame,
ma sapeva che lì si estendevano le paludi ed era
facile contrarre la malaria, una malattia a quel tempo
incurabile. La dolente melodia della canzone sottolinea
la consapevolezza di tale rischio in chi vede partire
una persona cara. |