Il primo a collegare le composizioni per organo del
giovane Puccini a un certo Carlo Della Nina, sarto e
organista di Porcari, fu il musicologo Alfredo
Bonaccorsi nell'articolo dal titolo Inediti di G.
Puccini, pubblicato nel febbraio 1927 in “Inediti di
G. Puccini” “Il Secolo XX”, XXVI/2, febbraio
1927. Qui di seguito riportato:
Nel settembre del 1923, Giacomo Puccini, recatosi nella
sua città per un concorso di bande, si intratteneva
nel Bar della 'Stella Polare' col Maestro Gusta...(+)
Il primo a collegare le composizioni per organo del
giovane Puccini a un certo Carlo Della Nina, sarto e
organista di Porcari, fu il musicologo Alfredo
Bonaccorsi nell'articolo dal titolo Inediti di G.
Puccini, pubblicato nel febbraio 1927 in “Inediti di
G. Puccini” “Il Secolo XX”, XXVI/2, febbraio
1927. Qui di seguito riportato:
Nel settembre del 1923, Giacomo Puccini, recatosi nella
sua città per un concorso di bande, si intratteneva
nel Bar della 'Stella Polare' col Maestro Gustavo
Giovannetti e col signor Alfredo Battaglia, due amici
lucchesi. Rievocando i tempi lontani della giovinezza,
egli ricordava certe lezioni di musica date a un
giovinetto di Porcari, per il quale scriveva dei pezzi
d'organo col compenso di... sessanta centesimi l'uno,
che l'allievo imparava ed eseguiva nella chiesa del suo
paese; e dava ragguagli per aver notizie di lui o per
ritrovare almeno i suoi manoscritti, mostrando vivo
desiderio di rivedere queste composizioni giovanili.
Ciò non fu possibile allora, ma oggi la cortesia del
figlio dell'organista, che vive appunto a Porcari, ci
ha dato il modo di rintracciare i manoscritti
pucciniani.
Carlo Della Nina, l'allievo di Puccini, […] era
coetaneo del Maestro. Come organista doveva avere una
certa abilità, a giudicare almeno dalla musica che
ese¬guiva nella chiesa di San Giusto, il patrono del
paese, e che abbiamo potuto esaminare, e dal fatto che
per le feste solenni egli veniva chiamato nelle pievi
vicine; d'altronde i suoi conterranei lo ricordano con
vantazione.
Faceva il sarto, ma la musica era la sua passione. A
sedici anni incorninciò a prendere lezioni da Puccini.
Per quattro anni, e cioe dal 1874 al 1878 (Puccini
partì per Milano nell'autunno del 1880), si recò
puntualmente a Lucca una volta la settimana e
precisamente la domenica. Quando veniva richiesta la
sua opera di sarto, si fermava in casa Puccini tre o
quattro giornii; cosi tra le forbici e il pianoforte si
stabiliva una vera amicizia tra it maestro il quale era
tutto contento quando partiva da casa sua (Porcari sta
tra Montecatini e Lucca) col rotolo dell'armonia sotto
it braccio e i polli in mano!