PARTITIONS GRATUITES :
- La Danza delle Ossa

Piano - Advanced

SKU: YM.GTP01100052

Arranged by Eiichi Fujii. Piano Pop and Vocal. Score. Yamaha Music Media #GTP01100052. Published by Yamaha Music Media (YM.GTP01100052).

ISBN 9784636100310.

16 Classical pieces are arranged in Jazz.
This series is produced by Eiichi Fujii, known as a highly sophisticated jazz piano arranger as well as a pioneer of jazz piano in Japan.
All music sheets in the series have samples of trio ensemble performances for reference; they can be found just by reading the QR code in each book with smartphones.

Concert Band/Harmonie - Grade 3

SKU: BT.DHP-0910314-010

Composed by Jan Van der Roost. Inspiration Series. Concert Piece. Set (Score & Parts). Composed 1991. De Haske Publications #DHP 0910314-010. Published by De Haske Publications (BT.DHP-0910314-010).

After Israel (Rikudim), Hungary (Puszta) and France (Suite Provencale) it was Scotland, with its famous highlands, that was to be a source of inspiration for Jan Van der Roost. In a musically impressive way the composer combines the caracteristics of Scottish folk-music with his own creativity. As may be expected from Jan Van der Roost ‘A Highland Rhapsody’ developed into a gripping concert piece, which will be appreciated by both players and audiences.

In diesem Werk widmet sich Jan Van der Roost Schottland und dessen berühmten Hochland. In musikalisch gekonnter Weise verbindet er die charakteristischen Eigenarten der schottischen Volksmusik mit seiner eigenen kompositorischen Kreativität. Mit der Highland Rhapsody gelang es Jan Van der Roost, die Atmosphäre dieser rauen, aber wunderschönen Landschaft einzufangen und damit ein einzigartiges Konzertwerk zu schaffen, das Musiker und Publikum begeistern wird.

C’est de l’imagination de Jan Van der Roost, compositeur connu travers le monde entier, qu’est née cette pièce dansante, expressive et facile jouer. En associant les caractéristiques de la musique traditionnelle écossaise son talent de compositeur, Jan Van der Roost nous dépeint avec finesse et légèreté la beauté subtile des paysages de cette région montagneuse du Nord de l’Écosse, les Highlands.

Dall’immag inazione di Jan Van der Roost, compositore estremamente versatile, è nato questo brano danzante, espressivo e facile da eseguire. Associando le caratteristiche della musica tradizionale scozzese al suo talento, Jan Van der Roost ci dipinge con delicatezza la sottile bellezza dei paesaggi delle Highlands, regione montagnosa del nord della Scozia.

Methods and Music for Children

SKU: UT.DM-50

Composed by Alessandra Anceschi, Gabrielangela Spaggiari, and Irene Bonfrisco. Saddle stitching. Fare Musica. Classical. Ut Orpheus #DM 50. Published by Ut Orpheus (UT.DM-50).

ISBN 9790215315266. 9 x 12 inches.

Il teatro d’opera, all’interno dell’intero patrimonio musicale del repertorio cólto, ma per dir meglio, all’interno del portato culturale che ha investito – tramite la sua nascita – dapprima l’Italia e poi l’Europa tutta, mantiene inalterato nel tempo un riconoscimento di grande valore.
In virtù di questo primato, un’attenzione particolare gli è conferita anche in questa sede, nella quale si è voluto condurre lo studente alla scoperta di tre importanti capolavori.
Diversamen te da quanto si sia portati a credere, l’opera non è unicamente repertorio per vecchi e canuti parrucconi, ma è spettacolo in grado di catturare anche un pubblico d’età scolare.
Attraverso le molteplici espressioni con le quali l’opera si manifesta (musica e parola su tutte, ma anche gesto e danza, insieme a gestione dello spazio scenico e della luce, elementi che definiscono tutti la complessa dimensione drammaturgica), il teatro d’opera si pone come spettacolo multimediale ante litteram capace come pochi di riassumere esemplarmente in un solo concetto rappresentazioni di pienezza e complessità culturale assai variegate.
Nel tratteggiare la ricchezza di un viaggio alla scoperta dell’opera, si potrebbe affermare che addentrarsi nelle narrazioni di un Figaro, di un Don Giovanni, di un Rigoletto sia un po’ come se da un solo assaggio si degustassero più sapori, come se si riuscisse a cogliere l’intero panorama solamente sbirciando da un foro. In questa operazione si possono identificare gli estremi di una visione ologrammatica della realtà, quella che ci consente di mettere in evidenza come una parte sia inscritta nel tutto, ma quanto il tutto stesso costituisca una parte. Questo apparente paradosso, che ci sembra possa essere rappresentato anche dal teatro musicale, è alla base di quell’atteggiament o che ci consente di evitare operazioni di riduzionismo e di semplificazione, e di aumentare invece i livelli di relazione e di complessità con le esperienze che ci accadono.

Il quaderno si rivolge ad allievi non digiuni dei primi rudimenti di alfabetizzazione sonora ed esplora – data la specificità della collana – soprattutto la dimensione musicale, anche se non tralascia di guidare all’indagine delle relazioni che la musica ha con gli altri linguaggi che costruiscono lo spettacolo.
Non è un caso, per di più, che ancora una volta e come costante metodologica che accompagna tutti i quaderni, ci si avvalga anche qui del segno, del gesto, della parola come strategie per la conoscenza dei mezzi espressivi e per l’esplorazione dei significati, tutti meccanismi necessari ad innescare un ascolto attivo.
La scelta di opere e autori si è imposta quasi naturalmente: Mozart, Rossini, Verdi sono ovunque riconoscibili come figure emblematiche del genere operistico. Nessuno potrebbe affermare di aver assaggiato la Sacher Torte senza essere stato a Vienna, così come nessuno potrebbe sostenere di aver assaporato l’opera senza aver avuto occasione di avvicinarsi a questi tre autori.
L’inten to del quaderno è dunque quello di fornire supporti all’allievo e all’insegnante per favorire scoperte, per far nascere curiosità.
Gli obiettivi del lavoro si perdono però a metà strada nel momento in cui non si ponga a conclusione del percorso la visione dell’opera.
Lâ €™auspicio e l’invito è dunque quello di uscire dalle aule e di recarsi, senza esitazioni, a teatro.
Il valore estetico e il potere seduttivo di un capolavoro sono in grado di disvelarsi talvolta senza che si operi nessun tipo di facilitazione (seppur la preparazione del campo, come questo testo vuole dimostrare, non sia certo operazione inutile); ma, quasi certamente, nessun magnetico incanto potrà fuoriuscire se ci si arresterà unicamente alle esperienze di queste pagine.