Un raro ritratto di Mozart, raffigurato ancora
adolescente. Il dipinto del 1770, Ritratto di Wolfgang
Amadeus Mozart a l’età di 13 anni a Verona, è
attribuito a Giambettino Cignaroli, pittore veronese,
che lo ha realizzato quando il giovane Mozart, già
famoso in Austria, era in viaggio in Italia con il
padre. L’opera è stata commissionata da Pietro
Lugiati, che al tempo ospitava il compositore nella sua
casa a Verona. Lugiati, tre mesi dopo la fine del
dipinto, scrisse una lettera alla m...(+)
Un raro ritratto di Mozart, raffigurato ancora
adolescente. Il dipinto del 1770, Ritratto di Wolfgang
Amadeus Mozart a l’età di 13 anni a Verona, è
attribuito a Giambettino Cignaroli, pittore veronese,
che lo ha realizzato quando il giovane Mozart, già
famoso in Austria, era in viaggio in Italia con il
padre. L’opera è stata commissionata da Pietro
Lugiati, che al tempo ospitava il compositore nella sua
casa a Verona. Lugiati, tre mesi dopo la fine del
dipinto, scrisse una lettera alla madre di Mozart,
lodando il ragazzo e il dipinto. «Dall’inizio di
quest’anno la nostra città ha ammirato la persona
più preziosa del signor Amadeo Volfango Mzart, tuo
figlio, che si può dire che sia un miracolo della
natura nella musica». L‘attribuzione data da
Giambettino Cignaroli, cugino di Lugiati non è certa e
ne è stata proposta una alternativa a Saverio dalla
Rosa, nipote di Cignaroli. Mozart è ritratto seduto,
con una giacca rossa e una parrucca. Con le dita
ingioiellate accarezza i tasti un clavicembalo
rinascimentale. Si trova nella sala da musica di
Lugiati e probabilmente anche il clavicembalo
appartiene a lui e fu costruito dal famoso artigiano
Giovanni Celestini nel 1583. «Gli occhi notoriamente
grandi e vigili di Mozart guardano lo spettatore come
se fosse appena stato interrotto a metà del recital
– afferma Astrid Centner-D’Oultremont, direttrice
del dipartimento opere antiche di Christie’s –. Il
brano musicale di fronte a lui è contrassegnato come
molto allegro ed è ora soprannominato Allegro di
Verona, KV 72a in sol maggiore». Secondo alcuni
esperti di musica, il pezzo suona come il lavoro del
compositore veneziano Baldassare Galuppi. Altri hanno
proposto un’opera perduta da tempo dello stesso
giovane Mozart. Secondo alcune ipotesi potrebbe essere
stata una direttiva di Mozart, o di Lugiati, al fine di
registrare la musica che stava suonando mentre era a
Verona. Dopo la morte di Lugiati, nel 1788, l’opera
passa alla collezione dell’Accademia Filarmonica di
Verona. Il ritratto è stato riscoperto nel 1856 da
Leopold von Sonnleithner, un avvocato austriaco e un
grande amico e mecenate di Beethoven e Schubert. Arriva
a Christie’s dalla collezione del pianista e
direttore franco-svizzero Alfred Cortot.(Fonte: Zeno
Massignan)