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PIANO & CLAVIERS
Piano seul
1
GUITARES
Ligne De Mélodie, (Paroles) et Accords
1
VOIX
Chorale SATB
1
VENTS
Quatuor de Saxophones: 4 saxophones
1
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CORDES
PERCUSSIONS & ORCHESTRES
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Vérol, Bruno
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1
We Don't Talk About Bruno
Quatuor de Saxophones: 4 saxophones
By Carolina Gaitan, Mauro Castillo, Adassa, Rhenzy. By Lin-Manuel Miranda (1980-). A…
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By Carolina Gaitan, Mauro Castillo, Adassa, Rhenzy. By Lin-Manuel Miranda (1980-). Arranged by Verena Watkiss. Contemporary. 17 pages. V Watkiss #6718189. Published by V Watkiss
$12.99
12.14 €
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Quatuor de Saxophones: 4 saxophones
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Carolina Gaitan, Mauro Castillo, Adassa, Rhenzy
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Verena Watkiss
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We Don't Talk About Bruno
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V Watkiss
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SheetMusicPlus
Forget You
Ligne De Mélodie, (Paroles) et Accords
C Instrument - Level 3 - Digital Download SKU: A0.1044826 By Cee Lo Green. By Ari L…
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C Instrument - Level 3 - Digital Download SKU: A0.1044826 By Cee Lo Green. By Ari Levine, Bruno Mars, Philip Lawrence, and Thomas Calloway. Arranged by Scott Bradlee and Verena Watkiss. 20th Century,Jazz. Lead Sheet / Fake Book. 2 pages. V Watkiss #649444. Published by V Watkiss (A0.1044826). Leadsheet for Forget You as covered by Postmodern Jukebox.
$4.99
4.67 €
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Ligne De Mélodie, (Paroles) et Accords
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Cee Lo Green
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Forget You
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V Watkiss
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SheetMusicPlus
Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento
Chorale SATB
Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828714 Composed by Leonardo Leo. Arr…
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Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828714 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 23 pages. Guido Menestrina #481065. Published by Guido Menestrina (A0.828714). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà . Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà , poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://www.youtube.com/watch?v=vqOa9skJg5o.
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13.08 €
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Chorale SATB
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Leonardo Leo
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Guido Menestrina
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento
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Guido Menestrina
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Three Chromicons for piano solo
Piano seul
Piano Solo - Advanced Intermediate - Digital Download Composed by Joseph Dillon For…
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Piano Solo - Advanced Intermediate - Digital Download Composed by Joseph Dillon Ford. 21st Century, Contemporary Classical, Impressionistic. Score. 22 pages. Published by David Warin Solomons
The pdf file contains the original score (in letter format) followed by the somewhat larger copy with dedication by the composer and fingerings by Valentin Bogolubov who premiered the 3 Chromicons.<br> <br> The sound sample is the live performance.<br> <br> The Three Chromicons were premiered by pianist Valentin Bogolubov at the Société de concerts de St-Bruno, Saint-Bruno, Quebec, Canada, on 27 January 2007. Bogolubov's adventurous, technically demanding program, which also featured the works of Alexander Scriabin and Jean Chatillon, was accompanied by video animation of numerous works of art, four of which were created by the composer (among them, the Chromicon No. 3).<br> <br> Ford explains the significance of these unique scores:<br> <br> "In both my earliest chromicons, which I had begun to create by the 1980s, and in those I continue to make today, color is the element that links what is seen to what is heard. Unlike composer Alexander Scriabin, who may have been a true synaesthete as the result of a rare neurological condition enabling him actually to hear colors, my approach to color music has been by way of analogy. Although the tones in a musical scale and the colors of a prism both result from specific vibratory frequencies, scales can be replicated in various octaves while there is no comparable transposition observable in the case of the spectrum. However, the analogy between pitch and hue is implicit in the term "chromatic scale" (the Greek chrôma signifies "color"), and on that basis it is possible to equate the twelve tones of Western music with the hues on a twelvefold color wheel: red, red-orange, orange, yellow-orange, yellow, yellow-green, green, blue-green, blue, blue-violet, violet, and red-violet."<br> <br> "By placing the pitch names of the chromatic scale in a separate band around the periphery of a such color wheel, much like the numbers on the face of a clock, and by rotating the central color wheel, it is possible for any given pitch to be aligned and associated with any hue. Such an easily constructed device, which I have dubbed the "chromonomicon," is the key necessary to decipher the musical meaning of my chromicons. The chromicon can be thought of as a calligraphic text in which each discrete area of color is a separate letter."<br> <br> "Although there are literally millions of possible colors, all of them can be categorized as one of the twelve hues shown on the chromonomicon. Instead of being written from left to right or from right to left, the color-letters in a chromicon are arranged concentrically. The shapes of the individual letters, usually painted in watercolor and "illuminated" with metallic paints, colored pencils, and other media, are the result of each artist's creative meditation. The personal meaning of the chromiconic text as a whole emerges during and after this meditation, and may be expressed by a conventional title or accompanying commentary."<br> <br> "Now, anyone wishing to realize a chromicon is at liberty to follow any path—straight or curvilinear—from the centermost letter to the periphery, constructing a cantus (melody) by notating the musical pitches associated with each contiguous color-letter encountered along the way. The cantus thereafter serves as the structural basis of a new, freely composed work. The individual pitches in the cantus may be moved to any octave, and may be repeated any number of times before proceeding to the next pitch in the sequence. Customarily, once the final tone of the cantus is reached, the entire melody is heard in reverse (retrograde), resulting in a palindrome. That palindrome is itself subject to varied repetition, so that in formal terms, each realization of a chromicon amounts to a 'mirror' theme with variations."<br> <br> "Chromicon No. 3 travels even further back in collective human memory to the eighteenth century. For all its contemporary melodic and harmonic inflections, the style is pervasively contrapuntal, summoning to mind the polyphonic keyboard textures of Bach and Handel. It eschews the worldly strife and diversions mirrored in the first two chromicons, maintaining a dignified, highly stylized manner throughout, but with its unexpected final cadence on D, there seems to be a fleeting intimation of transcendence."<br> <br> Video of Chromicon III<br> https://www.youtube.com/watch?v=VHMw-vzZlGE
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Three Chromicons for piano solo
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