SKU: HL.14040983

French.

The Modal Column is a cycle of paired pieces for piano, starting from the classical structure- prelude-fugue - used by Bach in Das wohltemperierte Klavier. The modes that are being used have a relatively simple octavizing structure, hence an almost infinite variety of combinations that can generate a large number of pieces, impossible to exhaust by a composer. Therein lies the idea of a column, in the sense given by Brancusi, i.e. an endless succession of modules.

In the vision of the author, the mechanism of the mode is a secondary (ancillary) aspect, the primary goal is deciphering the ethos incorporated in it.

The prelude-fugue structure hypostatizesthe musical discourse at the two possible extremes. free-constructed. While Romanian music rules in free areas, like any old music with an (especially oral) tradition, the constructed pieces start from Dutch (Flemish) or Venetian polyphony, which precedes the idea of fugue, understood as a technology of the movement (dynamics) of sound, after the models of Giovanni Gabrieli or Ockeghem.

The Modal Column is first of all the presentation of a melodic world but, as the subtitle indicates, also an investigation into the ethos of Romanian music. The forms in which the pieces are thought are simple, non-ostentatious, the whole cycle being in fact a musical workshop, whose better parts may be worth including in ampler works. Before the succinct description of the six couples in Books I and II, a few observations, necessary from a musicological point of view:

• 1. The modes are rich in nostalgia, with even graver nuances in the livelier movements.
• 2. It is well-known, that all the columns - Egyptian obelisks, ancient ornamental columns - have scenarios engraved on them. Trajan's Column describes the wars against the Dacians and their defeat. George Calinescu says, 'Trajan's Column is beautiful, but let us not forget that the Dacians are in chains on it.' The Romanian melos is millennia-old and was but little influenced by historical.
  
  

SKU: BT.DHP-1094724-140

9x12 inches. English-German-French-Dutch.

Sunset - the sun heads towards the western horizon and slowly slips from view. The sky creates a dazzling display of yellows, oranges, and reds, before turning a calm blue, then purple, and finally black. Such sunsets inspired Jan de Haan to write this piece for solo oboe and concert band. It is dedicated to his daughter, Hermanda.

Zonsondergang. De zon verdwijnt langzaam aan de westelijke horizon. De hemel is in rode en oranje kleuren getooid... Deze prachtige aanblik was de inspiratie voor dit ontroerende solowerk voor hobo en harmonieorkest. Jan de Haan schreefhet in de herfst van 2008 en droeg het op aan zijn dochter Hermanda.

Sonnenuntergang: Die Sonne verschwindet langsam am westlichen Horizont. Der Himmel ist in Rot- und Orangetöne getaucht. Dieser oft erlebte, aber immer wieder aufs Neue prachtvolle Anblick bildete die Quelle der Inspiration für ein ruhiges, aber intensives und damit sehr eindrucksvolles Solowerk für Oboe und Blasorchester, das Jan de Haan im Herbst 2008 seiner Tochter Hermanda widmete.

Il tramonto del sole ispira da sempre pittori, fotografi , scrittori, poeti e anche compositori. Jan de Haan si è lasciato sedurre da questo istante meraviglioso, quando il cielo inventa infinite sfumature di arancio e rosso, su uno sfondo appena visibile di azzurro. Spettacolo grandioso che si ripete da sempre, ma che non finisce mai di stupire. In Sweet Sunset il ruolo principale è affi dato all’oboe.

SKU: LO.99-2501L

UPC: 000308122343.

Susan Boersma’s text is brought alive in this arrangement of “Love Unmeasured, Love of God” by Lloyd Larson. The prose that tells of God’s infinite love for us, “living water for the thirsty,” is skillfully arranged for SATB choir and supported by an elegant accompaniment. An optional violin part makes this anthem truly soar as it celebrates the awesome gift of love.

SKU: FJ.B1808

UPC: 241444418574. English.

Joy. Wonder. The infinite backdrop of space and the stars... These thoughts inspire a bold rhythmic fanfare and the uplifting themes found throughout this formative work. A beautiful, ethereal section uses extended percussion techniques to portray the expanse of the universe, allowing the listener to slow down and reset. Having emerged renewed, we dance our hearts out one final time.

About FJH Concert Band

Designed for high school groups and upper-level middle school groups. Independence is encouraged, but many lines are cross-cued. Usually includes an expanded percussion section. Grades 3 - 3.5

SKU: UT.DM-68

ISBN 9790215318816. 9 x 12 inches.

Il presente metodo intende analizzare ed affrontare i problemi fondamentali della tecnica clavicembalistica. Poiché lo studio del clavicembalo viene frequentemente affrontato dopo un periodo di formazione pianistica o organistica, lo studioso si trova di fronte a vari inconvenienti tecnici; la tecnica pianistico-organistica, infatti, non è adatta alla meccanica a corde pizzicate: il clavicembalo è uno strumento diverso ed autonomo, con sue proprie caratteristiche organologiche ed una sua tecnica specifica. Un approccio tecnico errato ha conseguenze fatali sulla qualità del suono e sulla possibilità di modellarlo ed asservirlo alle esigenze interpretative, e produce sgradevoli rumori meccanici. Nei casi peggiori crea problemi tecnici tali da rendere faticosa, se non impossibile, un’esecuzione perlomeno corretta, e la meccanica dello strumento può subire dei danni. È perciò di vitale importanza un lavoro di adeguamento o di ricostruzione della tecnica.
I principi esposti in questo Metodo sono applicabili, con pochissime modifiche, anche al clavicordo e al fortepiano. Lo studioso vi troverà, in ordine crescente di complessità: degli esercizi di tecnica ‘pura’, pensati per isolare chiaramente il movimento da apprendere; dei piccoli frammenti – évolutions le avrebbe chiamate François Couperin – nei quali il movimento in esame è inserito in un contesto più musicale; degli studi dal meccanismo più complesso. Si è rinunciato a cominciare dal livello elementare, già affrontato da altri metodi, in favore di un maggiore approfondimento di quello intermedio. Il materiale è tratto o adattato dal repertorio, e in alcuni casi composto dall'autore. Tranne che nel caso delle scale, si è coscientemente evitato riferimenti alla trattatistica: nelle fonti storiche le istruzioni tecniche sono piuttosto generiche, mentre scopo del presente lavoro è ‘prendere per mano’ lo studioso ed aiutarlo gradualmente a costruire (o a perfezionare) la gestualità di base indispensabile alla buona esecuzione clavicembalistica.
La sezione dedicata all’interpretazione è volutamente ridotta: un’analisi approfondita di tutti i problemi stilistici ed espressivi, posto che riuscisse ad essere esaustiva, richiederebbe un poderosissimo volume a parte. Lo scritto tende sempre a trasformarsi in dogma, in arida regola che non può prevedere tutte le infinite variabili che si danno nel fluire del discorso musicale: la musica si fa, e solo in parte si può spiegare. Si è preferito perciò limitarsi ad alcuni ‘consigli’, indicazioni generiche di partenza, che possono e devono essere superate, nella convinzione che l’esperienza personale e il lavoro diretto con l’insegnante siano di gran lunga più fecondi.