SKU: UT.LB-14

ISBN 9788881094769. 5.90 x 8.46 inches.

Entrare nell'universo del canto e ritrovare se stessi, la propria dimensione piu autentica e profonda, che comprende anche quella espressiva.
Esistono due modi di cantare: imitando dall'esterno dei suoni oppure scoprendo la propria vera voce e lasciandola risuonare liberamente. Solo il secondo modo dona quel senso euforico di apertura dell'essere, di elevazione e di liberazione, che spinge tante persone sulla strada del canto, ma purtroppo al giorno d'oggi e soprattutto il primo modo a essere proposto e propagandato.
Ogni epoca ha un'immagine, un simbolo che ne rappresenta lo spirito, l'essenza. Il 'meccanismo' e l'immagine in cui ancora si rispecchia e si esprime la modernita del Duemila.
Come i bambini sono convinti che nella radio si nasconda un omino che ci parla dentro, cosi i moderni didatti e scienziati del canto sono convinti che nel corpo si nasconda una macchina vocale che puo entrare in funzione solo leggendo i libretti di istruzione, da loro predisposti. I risultati di questa convinzione si possono sentire nelle scuole di canto e nei teatri...
Si dice che il corpo diventi cio che uno vi introduce mangiando. Analogamente il cantante diventa cio che egli immagina cantando. Se immagina muscoli e cartilagini, il suo canto non potra che essere, per definizione, muscolare e laringeo.
In effetti il canto e si una disciplina del corpo, ma e una disciplina che si apprende educando la mente e non i singoli muscoli. Questa educazione inizia acquisendo la capacita di prendere coscienza delle varie sensazioni vitali e di evocarle cantando. Queste e non le immagini foniatriche delle corde vocali o dei vari muscoli rappresentano la vera tastiera del cantante.
In verita le tastiere meccanicistiche non sono che le gabbie in cui i cantanti inconsapevolmente rinchiudono la loro voce, e ogni anatomia della voce si trasforma ben presto in autopsia della voce...
<>, ha scritto Eraclito venticinque secoli fa. Altrettanto dicasi dell'insperabile del vero canto, detto anche belcanto.

SKU: UT.NAP-11

ISBN 9790215323438. 9 x 12 inches.

Performance Material on Hire

[Solo: SSATTB - Choir: SATB - 2.2.2.2 - 4.2.3.0 - Tp - Hp - Str]

Francesca da Rimini is a drama for music in two acts by Saverio Mercadante, libretto by Felice Romani; the text is freely inspired by the unfortunate events of the two lovers, Francesca and Paolo, of which Dante's Comedy (canto V) also narrates.
According to some scholars, the first performance of Francesca da Rimini took place in Madrid in January 1828; however, this date is not reflected in the Diario de Avisos de Madrid, a publication that daily reserved a conspicuous space for news on the shows staged in the Spanish city: the years between 1828 and 1831 in fact do not mention the work. Furthermore, no printed libretto of Mercadante's Francesca da Rimini is preserved today – an inexplicable fact, if one admits that the performance took place. The text of the opera can be largely traced back to the one prepared by Romani for the homonymous work by Antonio Carlini (Naples 1825), which Mercadante was able to know before his stay in Spain.
Following the missed Spanish premiere, the opera should then have been represented at La Scala Theater in a subsequent season, with reliability the imminent one of the 1831/32 carnival; but shortly thereafter the impresario died: thus the contractual obligations involving him were no longer fulfilled, and, for a second time, Mercadante was then forced to shelve the plans about Francesca da Rimini, put aside now for several months.
In fact, the scoring – very similar to that of the operas planned at La Scala in the same Carnival period – assumes that Francesca da Rimini was destined for a theatre of great means, like few others in Italy besides La Scala. But the failure of the opera may also have been due to the presence of the part of an amoroso en travesti, Paolo, to whom Mercadante assigns a prominent role also in terms of music: in 1831 and in Italy such a solution was no longer so frequent as a few years before or in provincial theatres, and so this condition may possibly have affected the fate of the negotiations in Milan, and may explain how the composer was then unable to have the score performed elsewhere.
This critical edition is based on manuscript copies conserved in the Museo internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna (autograph score) and in the Biblioteca Histórica Municipal in Madrid (score and separate parts).