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Inferno 25 composizioni ispirate alla Divina Commedia di Dante
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Organ
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INTERMEDIATE
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Leonatdo Antonio Di Chiara
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Inferno 25 composizioni ispira
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LEONARDO ANTONIO DI CHIARA
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SheetMusicPlus
Organ - Level 3 - Digital Download SKU: A0.978422 Composed by Leonatdo Antonio Di Chiara. 20th Century,Christian,Contemporary. Score. 63 pages. LEONARDO ...
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Organ - Level 3 - Digital Download SKU: A0.978422 Composed by Leonatdo Antonio Di Chiara. 20th Century,Christian,Contemporary. Score. 63 pages. LEONARDO ANTONIO DI CHIARA #6445583. Published by LEONARDO ANTONIO DI CHIARA (A0.978422). Dopo il Paradiso composto nel 2020, il secondo libro del ciclo ispirato alla Divina Commedia di Dante riguarda la prima cantica: l’Inferno.Si tratta di musica genuinamente semplice, ma non banale, in quanto penso che la comunicazione diretta con l’ascoltatore si ottiene solo con la semplicitàche è molto più spinosa del tecnicamente difficile e veloce; ma soprattutto, in questa semplicitàspinosa io ci metto il mio cuore e la mia mente.Ho lavorato molto cercando di trovare un equilibrio fra il pensare troppo e non pensare affatto. Ovviamente all’inizio ho dovuto leggere e riflettere molto sui versi di Dante e cercare nella mia memoria e nella mia anima le sensazioni che i versi producevano in me. Una volta iniziato il lavoro compositivo ho cercato per quanto pensabile che tutto fosse il più spontaneo possibile. Non è stato facile ma posso dire di avere ottenuto quello che cercavo.Queste composizioni appartengono, come d’altronde tutte le composizioni degli ultimi anni, al mio nuovo modo di concepire la composizione e cioè non solo note organizzate secondo logica, ma suoni distribuiti in uno spazio dove il tempo sembra infinito. Un suono che si antepone alla tecnica per curare l’anima. In questo ciclo le composizioni sono racconti musicali, ma allo stesso tempo una sorta di mappa emozionale con la quale coordinare i nostri pensieri.
$5.00
DIES IRAE from REQUIEM by G. Verdi
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Brass quartet : 2 trumpets, trombone, tuba
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EASY
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Giuseppe Verdi
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Alessandro Macrì
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DIES IRAE from REQUIEM by G. V
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Music Macri Editions
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SheetMusicPlus
Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931249 Composed by Giuseppe Verdi. Arranged by Alessandro Macrì. A Capp...
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Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931249 Composed by Giuseppe Verdi. Arranged by Alessandro Macrì. A Cappella,Concert,Film/TV,Romantic Period,Sacred. Score and parts. 20 pages. Music Macri Editions #5771023. Published by Music Macri Editions (A0.931249). La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi è un'opera certamente religiosa, ma in un modo tutto suo, scritta cioè da un uomo che non era propriamente praticante: composta ed eseguita (su un precedente progetto per Rossini) nel 1874 per commemorare Alessandro Manzoni a un anno dalla scomparsa, è un lavoro che unisce, alla devozione quasi filiale per i due Grandi, una sensibilitàoperistica tutta verdiana. E in verità, i cantanti solisti che Verdi aveva in mente nello scrivere la partitura erano certamente voci d’opera.La prima nella chiesa di San Marco a Milano ebbe un tale successo che si tennero altre tre esecuzioni al Teatro alla Scala. Francis Tovey scrive: La Messa era arrivata nella sua vera casa (...) dove il pubblico, che non doveva badare alle convenzioni ecclesiastiche, poté dare sfogo al proprio entusiasmo, con esuberanza tipicamente italiana. Verdi non aveva intenzione di riservare la partitura a rare, solenni commemorazioni. La qualitàdrammatica e operistica del Requiem mal si adatta all’uso di un servizio regolare in chiesa, né il compositore voleva che funzionasse come liturgia. Fin dall'inizio, Verdi ha concepito il suo Requiem per l’esecuzione, non per la devozione; voleva che il suo lavoro fosse complementare alla popolaritàdi Manzoni per mostrare al mondo la cultura italiana, tanto che lo portò personalmente in tournée a Parigi, New York, Londra e Vienna.Il Requiem di Verdi, come Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms, è l’affermazione di un dolore personale che si serve di un testo preso in prestito dalla liturgia sacra.Neanche Brahms, come Verdi, era particolarmente devoto. Per entrambi, le parole della messa da requiem per i defunti rappresentano il bisogno universale di esprimere le emozioni che ci assalgono quando una persona amata muore: dolore, perdita, tristezza, rabbia, paura del giudizio divino e speranza di pace sia per i defunti che per coloro che sono in lutto.Verdi inizia con i versi Requiem aeternam dona eis, Domine che il coro e l'orchestra intonano in fasi sommesse e raccolte. I quattro solisti si uniscono al coro e all'orchestra per uno stentoreo Kyrie eleison. Il tonitruante boato orchestrale e corale del Dies irae che segue immediatamente il Kyrie è il momento più atteso e memorabile del Requiem. Qui i musicisti, i coristi e i cantanti devono produrre esplosioni sonore continue e inarrestabili. Gli ottoni, le percussioni, i legni e il coro sono tirati al massimo, mentre le voci gridano sgomento e dolore, e gli archi crescono di intensitàe impeto. Del resto, il materiale musicale del pauroso Dies irae ritorna di continuo lungo tutta la Messa, dipingendo un quadro da Giorno del Giudizio: non a caso l’opera è stata equiparata all’affresco michelangiolesco della Cappella Sistina. Un lavoro cupamente drammatico, con intermittenti, brevi, violenti lampi di luce.Di volta in volta, Verdi ci fa vivere il terrore dell'inferno (timbri e registri bassi) e la luminosa speranza di salvezza, preparandoci alla gioia del Sanctus, con la tromba che annuncia Santo, santo, santo, Signore degli eserciti! Il cielo e la terra sono pieni della tua gloria!Verdi conclude il suo Requiem con un soprano che intona i primi versi di Libera me (Liberami, o Signore, dalla morte eterna in quel terribile giorno). Tutto il dramma, il terrore, l’angoscia delle sezioni precedenti ritorna, come se il compositore intendesse lasciarci con un senso di incertezza: saremo, alla fine, riscattati? Verdi riprende qui la musica del Dies irae, ma alla fine, il coro e il soprano finiscono in un sussurro quasi impercettibile, con Libera me. Libera me: una speranza, una preghiera, un gemito sommesso.
$9.00
AMADEUS suite - 5. Ecco la marcia from Act 3 of LE NOZZE DI FIGARO
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Brass quartet : 2 trumpets, trombone, tuba
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EASY
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Classical
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Wolfgang Amadeus Mozart
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Alessandro Macrì
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Coro)
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AMADEUS suite - 5. Ecco la mar
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Music Macri Editions
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SheetMusicPlus
Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931212 Composed by Wolfgang Amadeus Mozart. Arranged by Alessandro MacrÃÂ...
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Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931212 Composed by Wolfgang Amadeus Mozart. Arranged by Alessandro Macrì. Classical. Score and parts. 13 pages. Music Macri Editions #3687655. Published by Music Macri Editions (A0.931212). Le nozze di Figaro, ovvero la folle giornata (K 492) è un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. È la prima delle tre opere italiane scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte.Musicato da Mozart all'etàdi ventinove anni, il testo dapontiano fu tratto dalla commedia Le nozze di Figaro di Beaumarchais (autore della trilogia di Figaro : Il barbiere di Siviglia , Il matrimonio di Figaro e La madre colpevole ).Dal Terzo Atto - Finale Ecco la marcia, andiamo (Susanna, La Contessa, Il Conte, Figaro; Coro).Le Nozze di Figaro è una delle più famose opere di Mozart e dell'intero teatro musicale, ed è la prima di una serie di felici collaborazioni tra Mozart e Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte .Fu Mozart stesso a portare una copia della commedia di Beaumarchais a Da Ponte, che la tradusse in lingua italiana (tuttora la lingua ufficiale dell'opera lirica) e che (d'accordo con Mozart) rimosse tutti gli elementi di satira politica dalla storia. L'opera fu scritta da Mozart in gran segreto (la commedia era stata vietata dall'imperatore Giuseppe II, poiché attica l'odio tra le varie classi sociali). Questo è un periodo in cui è stato scritto. Eppure è solo dopo aver convinto l'imperatore della rottura delle scene politicamente più discusse che hanno visto il permesso di rappresentare l'opera.Inoltre, la scena finale del terzo atto, che comprendeva un balletto e una pantomima, si dovette scontrare con un divieto imperiale di rappresentare balli in scena. Racconta Da Ponte, nelle sue memorie , che lui e Mozart, non intendono rinunciare al finale come l'avevo concepito, invitarono l'imperatore ad assistere a una prova, dove si sono giocati quel pezzo muto. L'imperatore subito ordinò che la musica fosse reinserita.Così Le Nozze di Figaro , finita di comporre il 29 aprile, fu messa in scena al Burgtheater di Vienna, il 1º maggio 1786 con Nancy Storace (Susanna), Francesco Benucci (Figaro) e Michael Kelly (tenore) (Basilio e Don Curzio) , diretta dal compositore nelle prime due rappresentazioni e da Joseph Weigl nelle repliche. Ottenne un successo strepitoso, al punto che l'Imperatore, dopo la terza recita, dovette emanare un decreto per limitare le richieste di bis, in modo che le repliche non durassero troppo. Ancor più grande fu il successo al Teatro Nazionale di Praga (dal 17 gennaio 1787), colomba (una detta di Mozart): «Qui non sta che che del Figaro, non si suona, non si strombetta, non si canta, non si fischia che il Figaro, non si va a sentire altra opera che il Figaro. Eternamente Figaro! ».L'opera è in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte d'Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, alla quale cerca di imporre lo ius primae noctis. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i servi si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni. L'opera è per Mozart (e prima di lui per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell'epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti con la Rivoluzione francese. L'intera vicenda può anche essere letta come una metafora delle diverse fasi dell'amore: Cherubino e Barbarina rappresentano l'amore acerbo, Susanna e Figaro l'amore che sboccia, il Conte e la Contessa l'amore logorato e senza più alcuna passione, Marcellina e don Bartolo l'amore maturo.
$6.00
Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento
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Choral SATB
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Leonardo Leo
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Guido Menestrina
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a
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Guido Menestrina
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Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828714 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 23 pages...
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Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828714 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 23 pages. Guido Menestrina #481065. Published by Guido Menestrina (A0.828714). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietàdei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva giànotare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtàaveva giàcessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanitàe gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestàdi quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicitàe si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://www.youtube.com/watch?v=vqOa9skJg5o.
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimento
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Choral SATB
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INTERMEDIATE/ADVANCED
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Leonardo Leo
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Guido Menestrina
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a
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Guido Menestrina
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SheetMusicPlus
Choral Choir (SATB) - Level 4 - Digital Download SKU: A0.828703 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo...
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Choral Choir (SATB) - Level 4 - Digital Download SKU: A0.828703 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 15 pages. Guido Menestrina #238145. Published by Guido Menestrina (A0.828703). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimentoEdit Published by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietàdei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva giànotare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtàaveva giàcessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanitàe gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestàdi quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicitàe si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: http://youtu.be/q3iMskZjm1Y.
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento (Quartetto)
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Leonardo Leo
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Guido Menestrina
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Leonardo Leo - Dixit Dominus a
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Guido Menestrina
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Small Ensemble Cello,High Voice,Low Voice,Oboe,Viola,Violin - Level 3 - Digital Download SKU: A0.828718 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menes...
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Small Ensemble Cello,High Voice,Low Voice,Oboe,Viola,Violin - Level 3 - Digital Download SKU: A0.828718 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella. Score and parts. 22 pages. Guido Menestrina #516705. Published by Guido Menestrina (A0.828718). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietàdei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva giànotare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtàaveva giàcessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanitàe gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestàdi quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicitàe si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://youtu.be/qjcFrb638VI or listen to it on soundcloud: https://soundcloud.com/guido-menestrina/leonardo-leo-dixit-dominus-4a-parte-quartetto Score includes: - full score - strings part - oboi par.
$12.99
PARSIFAL by Richard Wagner
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Brass quartet : 2 trumpets, trombone, tuba
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INTERMEDIATE/ADVANCED
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Classical
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Richard Wagner
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PARSIFAL by Richard Wagner
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Music Macri Editions
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Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 4 - Digital Download SKU: A0.931214 Composed by Richard Wagner. Arranged by Alessandro Macrì. Concer...
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Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 4 - Digital Download SKU: A0.931214 Composed by Richard Wagner. Arranged by Alessandro Macrì. Concert,Film/TV,Opera,Video Game. Score and parts. 55 pages. Music Macri Editions #5311013. Published by Music Macri Editions (A0.931214). Parsifal è l'ultimo dramma musicale di Richard Wagner, andato in scena il 26 luglio 1882 al Festival di Bayreuth diretto da Hermann Levi, ma rappresentato per la prima volta nei teatri europei solo a partire dal 1º gennaio 1914 con la prima a Bologna con Giuseppe Borgatti.Dopo una gestazione lunga alcuni decenni, l'opera fu composta tra il 1877 e il 1882 e segna il ritorno al tema del Graal, giàaffrontato molti anni prima in Lohengrin. Il preludio dell'opera è stato oggetto di citazione nel film Baci e abbracci (1998), ed usato come colonna sonora nel film Excalibur (1981).L'arrangiamento è diviso in tre parti:1. PreludioL'introduzione sinfonica espone con straordinaria ampiezza il motivo dell'Ultima Cena, articolato col tema della Fede in un discorso interrotto da lunghi silenzi. L'atmosfera di altissima sacralitàsi rivela fin dalle prime battute del preludio, collegandosi direttamente alla scena del primo atto. In una radura boscosa nei pressi del monastero, i cavalieri si destano al sorgere del sole; tra di loro è l'anziano Gurnemanz, il più saggio custode della virtù e della storia del Santo Graal. Giunge al galoppo la selvaggia Kundry, che appare nelle sincere vesti di amica dei cavalieri. La donna ha con sé un'erba medicamentosa proveniente dall'Arabia, pensando che possa servire per lenire la piaga di Amfortas. Dopo un accenno alla profezia del Salvatore, Amfortas viene condotto sul lago per l'abluzione giornaliera, mentre la natura sorride al sole del mattino.2. Ingresso nel Castello del Santo GraalI temi di Klingsor e della Magia commentano il breve preludio orchestrale, mentre la scena rivela l'interno di un favoloso palazzo arabo: Klingsor, guardando nel suo specchio magico, osserva Parsifal venire verso il castello. Solo il nemico del Graal riconosce il puro folle che potrebbe redimere i cavalieri, e lo attira dunque nell'abbraccio mortale di Kundry. L'evocazione della donna ne rivela il passato reincarnato: non fu giàl'Erodiade che rise in faccia al Battista? Così Klingsor la chiama e la obbliga ad adempiere al proprio castigo. Ma pur preda di terribili sofferenze, Kundry ride in faccia anche a lui, beffeggiando la castitàche lo accomuna ai cavalieri del Graal.3. Incantesimo del Venerdì Santo Questa scena è un altro punto chiave dell’opera, senza dubbio uno dei momenti musicali più ispirati di Wagner, che illustra come la natura che circonda i personaggi riflette la santitàdel giorno, rivelandosi in tutto il proprio splendore.
$19.00
THEATER
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Piano solo
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Contemporary
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Monica Bergo
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THEATER
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Moni Bergo
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SheetMusicPlus
Piano Solo - Digital Download SKU: A0.1012706 Composed by Monica Bergo. Contemporary. Score. 7 pages. Moni Bergo #5742963. Published by Moni Bergo (A0.10...
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Piano Solo - Digital Download SKU: A0.1012706 Composed by Monica Bergo. Contemporary. Score. 7 pages. Moni Bergo #5742963. Published by Moni Bergo (A0.1012706). Music and song composed by me IL TEATRO Se vuoi trasformare la tua realtàSe vuoi un’altra vita Il teatro è qua Scegli il personaggio Che interpreterai Segui il tuo copione e non sbaglierai Un sipario blu Le luci van giù E inizia la musica Un occhio di bue Che si accenderàLa scena si illumina Dietro le quinte io Aspetto il turno mio Le gambe tremano Aumenta il battito La gente in platea Silenziosa sta E attende di vivere La storia che tu gli racconterai E tutto è possibile Afferro l’attimo Mi impegno al massimo C’è ritmo , c’è energia C’è grinta, c’è allegria Qui tutto è finto ma c’è veritàEd il destino qui, nulla potràPerché la storia ha giàla sua trama ed il suo finale Noi incarneremo qui Vizi e virtù Nella commedia tu ti perderai Respirerai con noi La magia che c’è qui stasera Vivi in quest’atmosfera Trash e un po’ surreale Ti coinvolgeràCon i suoi alberi di cartone, palazzi di tela Cieli di cartapesta ,laghi di stagnola Lacrime disegnate su guance rosso sangue Lune imperfette e sole che non splende È tutto un teatro questa vita mia Recito più ruoli In prosa o in poesia Siamo tutti attori In questa realtàSfoglia il tuo copione Ti sorprenderàFinito lo show L’inchino per voi Gli applausi e la musica Un attimo e giàritrovo il mio io La solita Monica Mi sento un po’ un Pierrot Tra gioia e lacrime Ma è andata bene e poi domani replica Viver più vite per non morire mai Dolce illusione che mi culleràE mi accompagneràAnche fuori da questa scena Se recito bene tu conoscerai Insospettabili lati di me Sarò simpatica O arrogante e cattiva Una strega o una diva Eroina di un tempo andato Chi mai sarò? e come scrisse Pirandello Sono nessuno e centomila Interpreto me stessa E non è mai buona la prima Non sono convincente nei miei panni malandati E cambio le battute Dei miei giorni un po’ sbandati teatro dell'assurdo si trasforma in un film muto e grido senza voce nel mio palco desolato... Se sei alla ricerca di un'identitàdi un'interruzione della realtàscrivi il tuo copione o improvviserai sali su quel palco e sarai ciò che vuoi... Monica Bergo
$5.00
Danza nel tempo
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Contemporary
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Monica Bergo
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Danza nel tempo
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Monica Bergo
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SheetMusicPlus
Large Ensemble,Strings Bass Voice,Pan Pipe,Piano,Piccolo,Synthesizer - Level 3 - Digital Download SKU: A0.976846 Composed by Monica Bergo. Contemporary. ...
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Large Ensemble,Strings Bass Voice,Pan Pipe,Piano,Piccolo,Synthesizer - Level 3 - Digital Download SKU: A0.976846 Composed by Monica Bergo. Contemporary. Score and parts. 42 pages. Monica Bergo #3236721. Published by Monica Bergo (A0.976846). 2017 Holiday Contest Entry♫*´¨`*•.¸¸.♫ DANZA NEL TEMPO ♫*´¨`*•.¸¸.♫Tra sole e nuvole Finiràanche il mio tempo Non avrò rimpianto Perché Io scrivo favole E racconto una vita La storia che ho dentro di me Per quanto tempo ancora qui su questa terra Nel grande libro della vita La risposta non c’è E mi domando , dopo questo, che cos’altro ci saràForse soltanto un lungo sonno , Spenti per l’eternitàE allora dimmi, Mister Tempo, Tu che tutto vedi e sai Hai giàdeciso il luogo e il giorno in cui per me tu finirai Ma la mia anima è ribelle imprigionarla non si può Ti prenderai questo mio corpo Poco male Non l’ho amato neanche un po’ Balla dai Sei troppo lento Tieni il ritmo E danzerai al mio tempo Seguirò solo il mio istinto Troverò modi per dilatare rallentare Ed avere ancora tempo per me E allora vai e scocca i tuoi tristi rintocchi E sarò di nuovo aria Ancor prima che mi tocchi Sarò tempesta e vento E non mi potrai fermare Io non spreco mai il mio tempo Non mi posso riposare Se sarò giudicata Attenuanti voglio avere Sarò assolta oppur dannata Per aver cercato amore Proprio Come in un testamento Note e parole al vento Triste chi non ha niente e niente lascerà. E allora firmo il mio documento seguo il tuo valzer lento chiudo i miei occhi e penso questo non mi basteràSono sospesa senza limiti e confini non ho più un corpo e così bene io non sono stata mai e mentre danzo nel mio limbo guardo giù verso la terra tragico samba , un carnevale maschere bianche sempre in guerra, il funerale di una donna sempre scalza e spettinata un po’ strega, un po’ giullare, è la mia festa che non vuol finire mai Balla , dai Sei troppo lento Tieni il ritmo E danzerai nel tempo Tornerò e sarò vento Guarderai con gli occhi dell’amore Sarò un fiore Il mio profumo tu riconoscerai e ricompongo pezzi di un’identitàperduta non son stata mai una figlia e non sono mai cresciuta Nel mio teatro assurdo Un’attrice senza scena Io che interpreto me stessa Non è mai Buona la prima E allora Ciak , si gira Come un film alla moviola Un sipario ormai sdrucito E il mio tempo consumato… Tra sole e nuvole Finiràanche il mio tempo Per sempre nel vento…..io danzerò…. Monica Bergo
$3.99
Il mio angelo senza le ali (Dedicato a Liliana)
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Piano solo
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INTERMEDIATE
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Monica Bergo
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Il mio angelo senza le ali
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Monica Bergo
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SheetMusicPlus
Piano Solo - Level 3 - Digital Download SKU: A0.976838 Composed by Monica Bergo. Contemporary,Holiday. Score. 5 pages. Monica Bergo #3235507. Published b...
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Piano Solo - Level 3 - Digital Download SKU: A0.976838 Composed by Monica Bergo. Contemporary,Holiday. Score. 5 pages. Monica Bergo #3235507. Published by Monica Bergo (A0.976838). 2017 Holiday Contest Entry Il mio angelo senza le ali Il mio angelo, no Non ha un cielo né ali Il mio angelo vive in mezzo agli umani Ed è lei il mio rifugio Quando la vita è nera Quando tutto va male Solo lei mi rincuora Il mio angelo è lì Anche se non lo vedo Una voce in un filo Ed a volte mi chiedo Come sarebbe stato triste questo mio viaggio Se lei non fosse lì Sempre a darmi coraggio Tempo che va Il mio angelo senza le ali No, non ha un’etàE negli occhi suoi La bellezza non passa mai Tempo lo sai Che Il mio angelo senza le ali Non invecchia mai E Dentro di lei La dolcezza ed il calore Non si sceglie la vita la famiglia, i natali la mia mente si perde nei sogni più strani e lo sai che avrei amato più di quanto non dico che all’inizio del viaggio quando tutto è iniziato la tua voce , la prima che avessi mai udito le tue mani, le prime ad avermi sfiorato perché dentro il mio cuore il mio angelo ha un nome è una mamma anche se non ci servono parole Tempo che va Il mio angelo senza le ali No, non ha un’etàE negli occhi suoi La bellezza non passa mai Tempo lo sai Che Il mio angelo senza le ali Non invecchia mai E Dentro di lei Non finisce mai l’amore è un affetto profondo è guardarsi allo specchio il mio angelo ha un’anima in cui mi rifletto questo è un giorno di gioia tra gli auguri ed i baci io ti guardo felice e vorrei solo stringerti a me….. Monica Bergo
$3.99
Tutto come prima
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Piano solo
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Monica Bergo
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Tutto come prima
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Monica Bergo
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SheetMusicPlus
Composed by Monica Bergo. Contemporary Classical, Fairy Tales. 9 pages. Published by Monica Bergo (S0.272411). - - Contemporary Classical,Fairy Tales - Monica ...
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Composed by Monica Bergo. Contemporary Classical, Fairy Tales. 9 pages. Published by Monica Bergo (S0.272411). - - Contemporary Classical,Fairy Tales - Monica Bergo
$3.99
True Colors
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Choral SATB
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EASY
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Pop music
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Cyndi Lauper
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Marco Borsoi
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True Colors
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Marco Borsoi
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SheetMusicPlus
Choral Choir,Choral (SATB) - Level 2 - Digital Download SKU: A0.904850 By Cyndi Lauper. By Billy Steinberg and Tom Kelly. Arranged by Marco Borsoi. Pop. ...
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Choral Choir,Choral (SATB) - Level 2 - Digital Download SKU: A0.904850 By Cyndi Lauper. By Billy Steinberg and Tom Kelly. Arranged by Marco Borsoi. Pop. 11 pages. Marco Borsoi #3868761. Published by Marco Borsoi (A0.904850). True Colors, usually attributed to Cyndi Lauper, was actually written by Billy Steinberg, who initially conceived it as a ballad to devote to his mother. Tom Kelly advised him to change the first stanza, to make the song more salable in the international music scene, and together they proposed their song to the American singer Cyndi Lauper, who agreed to interpret it, provided that he could completely modify the arrangement. The original score was in fact in the form of a gospel ballad with accompaniment to the piano.A too traditional choice for Cyndi, who submitted her new version to Billy and Tom, getting their enthusiastic consent. Thus, in 1986, it was born True Colors, one of the most important songs of the pop artist. This single force on the text and trust that convey the words, so much to be interpreted by various international artists such as Phil Collins and Lily Juniper.-----------True Colors, solitamente attribuita a Cyndi Lauper, è stata scritta in realtàda Billy Steinberg, che la concepì inizialmente come una ballata da dedicare a sua madre. Tom Kelly gli consigliò di modificare la prima strofa, per rendere il brano più vendibile nel panorama musicale internazionale e insieme proposero la loro canzone alla cantante statunitense Cyndi Lauper, che accettò di interpretarla, a patto che ne potesse modificare del tutto l’arrangiamento. Lo spartito originale si presentava infatti in forma di ballata gospel con accompagnamento al pianoforte.Una scelta troppo tradizionale per Cyndi, la quale sottopose a Billy e Tom la sua nuova versione, ottenendo il loro consenso entusiasta. Nasce così, nel 1986, True Colors, una tra le canzoni più importanti dell’artista pop. Questo singolo fa forza sul testo e sulla fiducia che trasmettono le parole, tanto da essere interpretato anche da svariati artisti internazionali come Phil Collins e non ultima Lily Juniper.
$2.49
LOVE AND ITS FORMS
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Contemporary
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Monica Bergo
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LOVE AND ITS FORMS
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Moni Bergo
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SheetMusicPlus
Small Ensemble Drums,Pan Pipe,Piano,Violin - Digital Download SKU: A0.1012750 Composed by Monica Bergo. Contemporary. Score and parts. 20 pages. Moni Ber...
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Small Ensemble Drums,Pan Pipe,Piano,Violin - Digital Download SKU: A0.1012750 Composed by Monica Bergo. Contemporary. Score and parts. 20 pages. Moni Bergo #5743677. Published by Moni Bergo (A0.1012750). Music and song composed by me, about my imaginary conversation with love♫*´¨`*•.¸¸.♫ L'amore e le sue forme ♫*´¨`*•.¸¸.♫ Lo incontrai era un giorno senza fiato perso tra la folla mi guardava disperato stai con me, sembri triste e solo mentre piega il capo lo accarezzo e lo consolo non so chi sei, ma ti starò vicino non sei uomo o donna non sei adulto nè bambino guardami, oltre le apparenze, mi hai rincorso tanto ed ero qua.. ero con te in quelle vie ma tu non mi hai notato, negli occhi spenti di chi ormai tutto ha perduto ero in quel barbone steso là, avvolto nel giornale ero in quella squallida corsia tra la miseria e il male ma ora fermati, smetti di correre quante forme vuoi prima di accorgerti che sono intorno a te in ogni brivido che proverai e come angeli dalle ali fragili spiccate il volo verso cieli sterili sfiorate il sole ma poi come Icaro cadete giù ma ora tu puoi dirmi cosa vuoi vorrei, vorrei, vorrei scordare le lacrime e poi vorrei con te toccare le nuvole vorrei gettare la maschera e poi sentirmi più libera vorrei poter riconoscere tra tanta gente che c'è chi somiglia un po' a me Vorrei tornare all'origine e poi riscrivere pagine vorrei squarciare il silenzio e poi io vorrei e non dovrei ricordarmi di lui... ti lascio esplodere selvaggia nemesi divento sterile femmina inutile moderna Elettra nel mio lutto fragile di nero mi vestirò e smetto i panni da Pierrot improbabile ed indurisco la mia scorza debole povero cuore mio soltanto un muscolo l'amore rinnegherò non mi commuovo più smetto di ridere calpesto questa parte mia sensibile io burattino strano e un po' patetico i fili miei taglierò la gentilezza che diventa acredine e sputo in faccia a chi fraintende e immagina che donna dolce=disponibile uomini solo a metàFemmina alfa di tribù di vergini vi incateniamo maschilisti ipocriti la tua virilitànon può dipendere solo dal sesso che fai Mi adeguo a questa societàdi plastica e mi innamoro solo del tuo bancomat la mia natura astratta e vulnerabile cenere al vento saràMa questa donna chi è? non sono io e ritorno al mondo mio da te che so chi sei ti ho riconosciuto sei l'amore in ogni forma offeso e maltrattato stai con me non sarò triste e sola stringo la tua mano che accarezza e che consola.... Monica Bergo
$5.00
L'amore e le sue forme
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Piano solo
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Gospel/Spiritual
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Jazz
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Monica Bergo
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L'amore e le sue forme
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Monica Bergo
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SheetMusicPlus
Piano Solo - Digital Download SKU: A0.976833 Composed by Monica Bergo. Spiritual. Score. 5 pages. Monica Bergo #3235425. Published by Monica Bergo (A0.97...
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Piano Solo - Digital Download SKU: A0.976833 Composed by Monica Bergo. Spiritual. Score. 5 pages. Monica Bergo #3235425. Published by Monica Bergo (A0.976833). 2017 Holiday Contest Entry L'AMORE E LE SUE FORME Lo incontrai era un giorno senza fiato perso tra la folla mi guardava disperato stai con me sembri triste e solo mentre piega il capo lo accarezzo e lo consolo non so chi sei ma ti starò vicino non sei uomo o donna non sei adulto nè bambino guardami oltre le apparenze, mi hai rincorso tanto ed ero qua ero con te in quelle vie ma tu non mi hai notato negli occhi spenti di chi ormai tutto ha perduto ero in quel barbone steso làavvolto nel giornale ero in quella squallida corsia tra la miseria e il male Ma Ora fermati smetti di correre quante forme vuoi prima di accorgerti che sono intorno a te in ogni brivido che proverai e come angeli dalle ali fragili spiccate il volo verso cieli sterili sfiorate il sole ma poi come Icaro cadete giù ma ora tu puoi dirmi cosa vuoi? vorrei, vorrei, vorrei scordare le lacrime e poi vorrei con te toccare le nuvole vorrei gettare la maschera e poi sentirmi più libera vorrei poter riconoscere tra tanta gente che c'è chi somiglia un po' a me Vorrei tornare all'origine e poi riscrivere pagine vorrei spezzare i silenzi e poi io vorrei e non dovrei ricordarmi di lui ti lascio esplodere nascosta nemesi divento sterile femmina inutile moderna Elettra nel mio lutto fragile di nero mi vestirò e smetto i panni di Pierrot improbabile ed indurisco la mia scorza debole povero cuore mio soltanto un muscolo l'amore rinnegherò non mi commuovo più smetto di ridere calpesto questa parte mia sensibile io burattino strano e un po' patetico i fili miei taglierò La gentilezza che diventa acredine e sputo in faccia a chi fraintende e immagina che donna dolce = disponibile uomini solo a metàfemmina alfa di tribù di vergini vi incateniamo maschilisti ipocriti la tua virilitànon può dipendere solo dal sesso che fai Mi adeguo a questa societàdi plastica e mi innamoro solo del tuo bancomat la mia natura astratta e vulnerabile cenere al vento saràma questa donna chi è non sono io e ritorno al mondo mio e a te che so chi sei ti ho riconosciuto sei l'amore in ogni forma offeso e maltrattato stai con me non sarò triste e sola stringo la tua mano che guarisce e che consola.. Monica Bergo
$3.99
AMADEUS suite - 4. Symphony n. 25 K 183
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Brass quartet : 2 trumpets, trombone, tuba
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INTERMEDIATE/ADVANCED
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Classical
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Wolfgang Amadeus Mozart
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Alessandro Macrì
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AMADEUS suite - 4. Symphony n.
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Music Macri Editions
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SheetMusicPlus
Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 4 - Digital Download SKU: A0.931211 Composed by Wolfgang Amadeus Mozart. Arranged by Alessandro MacrÃÂ...
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Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 4 - Digital Download SKU: A0.931211 Composed by Wolfgang Amadeus Mozart. Arranged by Alessandro Macrì. Classical,Concert,Graduation. Score and parts. 18 pages. Music Macri Editions #3685213. Published by Music Macri Editions (A0.931211). La Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183, chiamata anche la Piccola sinfonia in Sol minore, è una sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart, composta a Salisburgo nell'ottobre 1773, poco tempo dopo aver terminato l'opera seria Lucio Silla.L'apertura a razzo di Mannheim (un passaggio melodico rapidamente ascendente che tipicamente ha una linea crescente arpeggiata) è stata citata da Beethoven nella sua prima sonata per pianoforte, come soggetto principale del primo movimento. L'Allegro con brio sostituisce l'Allegro spiritoso delle precedenti sinfonie. Si inizia con un ritmo sincopato caratterizzato da un tema breve ripetuto più volte ed infine ripreso dall'oboe in forma malinconica e delicata. In tutto il movimento il ritmo rimane serrato.Con le sue linee melodiche ad ampi balzi e i suoi vivaci soggetti musicali, questa sinfonia è caratteristica dello stile Sturm und Drang. Essa condivide alcune caratteristiche con altre sinfonie Sturm und Drang di questa epoca, ed è probabilmente ispirata dalla Sinfonia n. 39 di Joseph Haydn, anch'essa in Sol minore.
$9.00
Giuseppe Dogliani - Salve o Regina (1896)
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Choral SATB
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Giuseppe Dogliani
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Guido Menestrina
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Giuseppe Dogliani - Salve o Re
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Guido Menestrina
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SheetMusicPlus
Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828730 Composed by Giuseppe Dogliani. Arranged by Guido Menestrina. Romantic Period,Sacred. Octavo. 6 page...
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Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828730 Composed by Giuseppe Dogliani. Arranged by Guido Menestrina. Romantic Period,Sacred. Octavo. 6 pages. Guido Menestrina #1986533. Published by Guido Menestrina (A0.828730). SATB + Piano solo Musica dal dramma (su libretto di Jean-Baptiste Lemoyne) Cristoforo Colombo, 1896. Qui di seguito info sul compositore. n. a Costigliole di Saluzzo (Cuneo-Italia) il 13 maggio 1849; prof. a Lanzo il 23 settemre 1870; m. a Torino il 22 ottobre 1934. Fu accolto da don Bosco nel suo Oratorio di Valdocco (Torino) nel 1864, a 14 anni di età, come allievo falegname. Egli però, giàcantore del duomo di Saluzzo, aveva una spiccata inclinazione alla musica, e trovò in don Bosco chi lo comprese e l'assecondò. Sotto la guida del M. De Vecchi poté studiare musica strumentale, armonia e composizione. I suoi progressi furono così rapidi che, fattosi salesiano, divenne il più attivo collaboratore del M. Cagliero, e, allorché questi partì per l'Argentina a capo della prima spedizione di missionari salesiani (1875), a lui fu affidata la direzione della Schola cantorum,e nel 1889 anche della banda musicale dell'Oratorio. Maestro impareggiabile - come attesta un suo ex-allievo, don Alberto Caviglia - trasformò la scuola di canto col suo metodo d'insegnamento, sia nella preparazione della lettura, sia nell'educazione delle voci bianche e nell'addestramento delle masse corali, che giunsero fino a quattrocento voci. Con mezzi così poderosi il M. Dogliani ricondusse in chiesa la musica classica, e la Basilica di Maria Ausiliatrice fu rinomata per le grandiose esecuzioni inappuntabili degli spartiti di Rossini, Cherubini, Haydn, Gounod, Sgambati, Bossi, Tebaldini, Pagella, Perosi, Bottazzo, Ravanello, Mattioli, Donini, giungendo perfino a eseguire la Missa Papae Marcelli del Palestrina, senza accompagnamento (1876), e le classiche composizioni di Vittoria, Lolli, Gabrielli, Orlando di Lasso. La presenza della sua Schola cantorum e della sua banda strumentale fu spesso ambita e richiesta in altre cittàd'Italia in solenni circostanze, meritando elogi e premi, e perfino a Marsiglia per le feste centenarie di santa Giovanna d'Arco e l'inaugurazione della nuova cattedrale (1894). Il Cagliero - di cui ridusse a stile liturgico le più solenni composizioni - lo invitò in Argentina per portarvi la sua esperienza pratica d'insegnamento, che poi concretò nel celebre Metodo di canto corale, edito varie volte e su cui si formarono generazioni di Pueri cantores. Fu pure compositore di musica sacra e inni d'occasione di ottimo effetto: notevole l'antifona Corona aurea, composta per l'incoronazione dell'effige di Maria Ausiliatrice nel suo santuario (1903). Ma soprattutto egli - seguendo il metodo educativo di don Bosco - seppe fare della scuola di canto e di banda validi strumenti di formazione interiore, educando soprattutto con l'esempio di perfetto religioso, sicché i suoi allievi, per la sua abituale compostezza e inalterabile pazienza, lo tenevano in concetto di santo. Tra essi vi fu pure il celebre tenore Francesco Tamagno; altro suo discepolo affezionatissimo fu Federico Caudana, poi maestro di cappella a Cremona e buon compositore di musica. È da notare che il M. Dogliani, col suo insegnamento e col suo esempio, precorse di un trentennio la riforma della musica sacra fatta da san Pio X col Motu proprio del 1903. (da http://www.coadiutoresalesiano.net/ ) follow the score online on youtube: https://youtu.be/kAj11WStQqc.
$1.99
Thinking Händel for Baroque Horn Quartet
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Alessandro Macrì
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Thinking Händel for Baroque H
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Music Macri Editions
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SheetMusicPlus
Brass Ensemble Horn - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931276 Composed by Alessandro Macrì. Baroque,Classical,Concert,Instructional,Standards. Score...
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Brass Ensemble Horn - Level 2 - Digital Download SKU: A0.931276 Composed by Alessandro Macrì. Baroque,Classical,Concert,Instructional,Standards. Score and parts. 10 pages. Music Macri Editions #6082045. Published by Music Macri Editions (A0.931276). Thinking Händel è un tributo al grande compositore Georg Friedrich Händel, coetaneo di Johann Sebastian Bach, che fu tra i più illustri rappresentanti del barocco musicale. Scrisse opere, oratori e musica strumentale, assimilando gli stili del Settecento che fuse in una sintesi personale e unitaria.I primi successiHändel nacque nel 1685 a Halle, in Germania, da una famiglia senza tradizioni musicali. Iniziò da bambino lo studio della musica, dimostrando subito un grande talento come compositore e organista. All'universitàdi Halle intraprese anche studi giuridici. Nel 1703 si stabilì ad Amburgo, dove lavorò come violinista e dove ebbero luogo le prime esecuzioni di sue musiche, tra cui l'opera Almira, regina di Castiglia (1705).Negli anni successivi compì diversi viaggi in Italia, in Germania e a Londra, dove nel 1711 fu rappresentata con grande successo la sua opera Rinaldo. Nonostante sia oggi conosciuto soprattutto per gli oratori e la musica strumentale, ai suoi tempi Händel fu molto apprezzato per le opere teatrali, prevalentemente composte secondo il modello dell'opera seria italiana (forme musicali). Ambientata in epoca classica, di argomento letterario o di ambientazione mitologica, l'opera seria alterna, in lingua italiana, recitativi e arie. I recitativi, con un'intonazione vicina alla lingua parlata, servivano a far procedere l'azione ed erano accompagnati dal cembalo e a volte dall'orchestra. Le arie, con intonazione melodica, avevano la funzione di esprimere gli stati d'animo o 'affetti' dei personaggi e in esse i cantanti mostravano la propria virtuosistica bravura.Al tempo del soggiorno londinese risalgono anche due significative composizioni orchestrali: le tre suite Musica sull'acqua (1715-36), nate per accompagnare le feste sul Tamigi di re Giorgio I, e i Sei concerti grossi op. 3 (1730-34), ispirati al modello del musicista italiano Arcangelo Corelli.La cittadinanza ingleseNel 1719 Händel promosse la fondazione di una societàmusicale privata, la Royal academy of music, e ne diventò direttore. Nel 1727 ottenne la cittadinanza inglese e per molti anni dominò la scena musicale britannica. Oltre alle circa quaranta opere teatrali, tra cui Giulio Cesare in Egitto (1723), Rodelinda regina de' Longobardi (1725), Ariodante (1734), Alcina (1735), Serse (1737-38), in questi anni scrisse più di venti oratori ‒ composizioni di argomento religioso, per soli, coro e orchestra ‒ in forma drammatica e in lingua inglese (con narrazione, personaggi e dialogo ma senza scena teatrale), per lo più con testi tratti dall'Antico Testamento (tra cui Esther, 1718, Saul e Israele in Egitto, del 1738 entrambi).L'adesione di Händel alla cultura inglese non fu occasionale, ma profondamente sentita: lo dimostrano alcuni lavori vocali e strumentali, come Acis e Galatea (1718, con una seconda versione nel 1732) e l'Ode per il giorno di s. Cecilia (1739), composti su testi di poeti inglesi di grande rilievo come John Dryden e Alexander Pope.Tra la musica strumentale, Händel dedicò in particolare all'organo, di cui era valente esecutore, ben venti concerti con orchestra.Il Messia e le ultime composizioniL'oratorio Messia è uno dei lavori più conosciuti di Händel: eseguito a Dublino nel 1742, fu scritto per una istituzione benefica in soli ventiquattro giorni. Il libretto di Charles Jennens, in inglese, illustra in tre parti i momenti più rilevanti della vita di Cristo con brani delle Sacre Scritture (è l'unico oratorio tratto dal Nuovo Testamento). La prima parte tratta dell'Avvento e del Natale; la seconda della Passione e della Resurrezione, culminante nel celebre Halleluja; la.
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